Totilas un cavallo in grado di emozionare sempre
Cosa rende Totilas uno dei più grandi cavalli di dressage della storia?
Al recente Global Dressage Forum tenutosi alla Bartels Academy in Olanda (26-27 ottobre) sono stati individuati sette cavalli tra i migliori di questo sport.
Tuttodressage era presente in Olanda, riscopriamo insieme alcune delle caratteristiche e curiosità più interessanti per ognuno di loro partendo da Totilas.
Totilas genera ancora una tale emozione che nessuno dei suoi precedenti cavalieri o proprietari, con la sola eccezione del suo allevatore, se la è sentita di parlare di lui al Global Dressage Forum. Totilas, stallone Kwnp con licenza Bayer, Sachs, Holstein, Hannover, Swb, Oldenburg, è nato il 23 maggio del 2000. Morello, alto al garrese 1.75 è stato allevato da Jan Schuil e Anna Schuil-Visser a Broeksterwoude in Olanda.
La carriera di Totilas si è sviluppata tra il 2003 ed il 2015, stallone Dutch warmblood KWPN , figlio di Gribaldi e nipote da parte di madre di Kostolany ha avuto come cavalieri prima Edward Gal poi Matthias Alexander Rath.
Il talento di Totilas era evidente già dalla nascita, secondo le parole del suo allevatore danese Jan Schuil: “Già dal secondo giorno quando l’abbiamo tolto dal suo recinto era chiara l’impronta del suo talento”. Un colpo di fortuna: Totilas era il cavallo della terza generazione allevato della famiglia.
Non tutti credevano però in Totilas e così non ebbe successo alla sua prima rassegna stalloni KWPN dove non fu approvato ma il suo allevatore Jan ha continuato a credere che avesse grande talento e ha iniziato a lavorare con lui. Un anno dopo hanno partecipato alla loro prima manifestazione, ma non fu ancora un successo.
“I giudici pensavano che fosse troppo impostato, non avevano mai visto dei movimenti naturali come i suoi” ha ricordato Jan che a quel punto cercò un cavaliere migliore e Totilas sotto la sella di Jiska van den Akker arrivò quarto ai Campionati Mondiali del 2005 nella categoria dei 5 anni di età, ottenendo un punteggio di 9.4 per il trotto. Da allora il suo telefono iniziò a suonare ed a crearsi interesse sul cavallo.
“Malgrado ci fosse interesse la mia politica è di non vendere mai cavalli prima che abbiano compiuto 6 anni, così l’ho tenuto” disse l’allevatore. “Il nostro piano era di ripresentarlo per la categoria dei 6 anni, ma la prova di selezione obbligatoria che consisteva nella finale della Pavo Cup era due giorni dopo la finale dei cavalli di cinque anni, così non l’abbiamo portato, volevamo dargli un attimo di tregua, e quindi non abbiamo avuto l’autorizzazione”.
In quel periodo Edward Gal espresse il desiderio di cavalcare Totilas che ora aveva sei anni., nel 2006 viene acquistato dagli sponsor di Edward Gal: Cees e Tosca Visser che aggiunsero il suffisso Moorland.
Richard Davison, olimpionico britannico e moderatore al Global Dressage Forum ricorda che lo vide brevemente nella scuderia di Gal e pensò che fosse “un buon cavallo, ma niente di più”. Tuttavia quando Richard lo rivide, diciotto mesi più tardi, era tutta un’altra storia.
“Edward l’ha presentato ad una gara e tutti erano emozionati all’idea di vedere quella che prometteva essere una nuova star. Bisognava farsi largo tra la gente per poterlo vedere almeno di sfuggita” ricorda Richard “E’ stato incredibile. Tutto il mondo del dressage ne parlava”.
Il resto è storia, i successi, i record del mondo, la vendita del cavallo a Paul Schockemöle e Ann-Kathrin Linsenhoof … il periodo di gare con Rath, il ritiro dalle competizioni.
Da un punto di vista morfologico la conformazione del cavallo è armonica dall’inizio alla fine e possiede una linea superiore ideale per riunione e connessione, con una grandissima flessibilità.
Jan possiede ancora la sorella piena di Totilas, che aspetta un puledro da Silvermoon, lo stallone Trakehener padre di Blue Hors Matine che dovrebbe nascere nel 2016.
Alla domanda quale caratteristica lo abbia più impressionato di Totils Jan ha risposto:” gli occhi poiché mostrano intelligenza, gentilezza ed orgoglio”.
“Toto è sempre stato orgoglioso, ma mai arrogante”. Parole che sento di condividere a pieno, quando ho avuto occasione di incrociare lo sguardo di Totilas ad Aachen in campo prova mi colpì più di tutto il suo sguardo intelligente e profondo.
di Marco Maria Racca