Il Mental Coaching per i Giovanissimi: Il percorso di Veronica Palma

Tra i giovani talenti che si stanno distinguendo nel dressage a livello internazionale, categoria Children, c’è Veronica Palma, un’amazzone pugliese di 13 anni. Oltre a brillare nelle competizioni, ha iniziato a integrare le tecniche del mental coaching nel suo percorso sportivo. In questa intervista, ci racconta la sua esperienza e l’impatto che questo allenamento mentale ha avuto su di lei. Il nostro lavoro insieme è iniziato alla fine del 2024.

Come è nata la tua passione per l’equitazione? Ho iniziato a montare a cavallo nel 2020, quasi per gioco, dopo una semplice passeggiata a cavallo. Da quel momento ho capito che non avrei mai più voluto smettere. Edward è arrivato nella mia vita nel gennaio 2022, e da allora siamo cresciuti insieme. Oggi gareggiamo nella categoria Children e continuiamo a migliorarci ogni giorno.

Quali sono le vittorie che ricordi con più affetto? Ogni vittoria ha un significato speciale per me. Ricordo con emozione i miei primi successi, come la vittoria al Master del Sud e i titoli nei campionati regionali, prima nella categoria E e poi nella F. Ma, senza dubbio, i podi più importanti sono stati quelli dell’ultimo CDICh a Ornago.

Quando hai deciso di iniziare un percorso di mental coaching? C’era un periodo in cui l’ansia aveva preso il sopravvento, togliendomi il sorriso in gara. Volevo fare bene a tutti i costi, ma questa pressione si trasformava in un ostacolo. La mia istruttrice, Eleanor, ha capito il problema e, su consiglio di Laura Conz, mi ha proposto di lavorare con Monica Domeniconi per affrontare queste difficoltà attraverso il mental coaching.

In che modo questo percorso ha cambiato il tuo approccio alle gare? Prima, quando una gara non andava come avrei voluto, la delusione prendeva il sopravvento e facevo fatica a reagire. Ora, invece, riesco a razionalizzare, analizzare i miei errori e concentrarmi su come migliorare.

Quali sono le tecniche di mental coaching che trovi più utili? Le tecniche che utilizzo di più sono la respirazione e la visualizzazione interna. Mi aiutano a mantenere la calma e a focalizzarmi sugli obiettivi.

Quali ritieni siano i tuoi punti di forza? La mia più grande forza è la passione per questo sport, insieme alla determinazione nel raggiungere gli obiettivi che io e la mia istruttrice ci prefissiamo. Se c’è un aspetto su cui devo ancora lavorare, è la gestione degli imprevisti.

Com’è il tuo rapporto con Edward? Edward è parte di me, un compagno insostituibile. Il legame che abbiamo è difficile da spiegare a parole. Lui viene prima di tutto e tutti, ed è un cavallo dal cuore straordinario. È molto sensibile e riesce a percepire ogni mio stato d’animo, a volte anche facendosene carico. Non potrei desiderare un compagno migliore.

Utilizzi le tecniche del mental coaching anche in altri ambiti? Sì, le applico anche nello studio. Durante verifiche e interrogazioni, la respirazione mi aiuta a mantenere la lucidità e a dare il massimo.

Qual è il tuo prossimo obiettivo sportivo? Il mio obiettivo principale, su cui stiamo lavorando con impegno insieme alla mia istruttrice, è ottenere tutte le qualifiche necessarie per partecipare ai Campionati Europei Children.

Cosa ti sta insegnando il mental coaching? Mi sta aiutando a riconoscere il mio valore e a credere nelle mie capacità, anche quando il livello si alza e la difficoltà aumenta.

Hai una parola “magica” che usi per motivarti? Sì, la parola che mi aiuta di più è “GRINTA”. Ripeterla in gara mi aiuta a restare concentrata sull’obiettivo, senza lasciare spazio alla paura.

Che rapporto hai con la tua istruttrice? Con Eleanor Francis Stiling, che mi segue dal 2022, ho instaurato un rapporto di profonda stima e fiducia. È una donna forte e competente, e senza di lei nulla di tutto questo sarebbe stato possibile. Inoltre, non è solo un’istruttrice, ma anche un punto di riferimento importante per me. Grazie a lei ho conosciuto Laura Conz, che è sempre disponibile per un confronto tecnico. Mi sento molto fortunata a poter contare sull’esperienza e sul supporto di due donne straordinarie, che considero dei modelli da seguire.

Eleanor Francis Stiling e Veronica Palma

Quale consiglio daresti ai tuoi coetanei che vogliono avvicinarsi al mental coaching? Il mental coaching non è solo un aiuto momentaneo, ma un percorso fondamentale quando la pressione aumenta e si vuole dare il massimo. Lo consiglio a tutti coloro che praticano questo sport con serietà e passione, e che vogliono affrontare le competizioni con determinazione, lucidità e consapevolezza.

Articolo a cura di : Monica Domeniconi Mental Coach

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

uno × 5 =

Articoli correlati

There are not media published by you.