Il Mental Coaching per i Giovanissimi: Il percorso di Sofia Elena Amitti
Intraprendere un percorso di mental coaching in giovane età rappresenta un’opportunità straordinaria per affrontare con maggiore consapevolezza e determinazione le sfide sportive e scolastiche. Sempre più genitori e istruttori riconoscono il valore di questo approccio, che non solo favorisce la crescita personale, ma apporta benefici tangibili sia nella vita familiare che nelle performance sportive. Un giovane consapevole oggi sarà un adulto più equilibrato e sicuro di sé domani.
Tra le tante giovani promesse che hanno abbracciato il mental coaching, spicca Sofia Elena Amitti. Seguo con orgoglio il suo percorso da tempo, fin dal suo primo pony, FS Cascada, e ho potuto assistere alla sua notevole maturazione, sia sportiva che personale. Conosciamo meglio questa talentuosa atleta attraverso questa intervista.
Racconta brevemente la tua storia sportiva.
“Il mio percorso è iniziato all’età di 6 anni. Mi sono avvicinata al mondo dell’equitazione per gioco, ma con il tempo è diventata una vera e propria passione. Dopo un primo anno con i pony, ho iniziato con il salto ostacoli e successivamente ho scoperto il dressage. Questa disciplina mi ha portato a incontrare la mia istruttrice, Claudia Ambiveri. Inizialmente mi sono dedicata a entrambe le discipline, ma dallo scorso anno ho deciso di concentrarmi esclusivamente sul dressage.”
Quali sono state le tue vittorie più importanti?
“Sicuramente ho un bellissimo ricordo delle mie prime Ponyadi nel 2019, dove sono salita sul podio con la squadra lombarda di dressage. Altri successi importanti includono:
- L’Open d’Italia Dressage 2021, dove ho conquistato il gradino più alto del podio.
- Il podio ai Trofei Italiani Dressage del 2022.
- La vittoria con la squadra lombarda alla Coppa delle Regioni 2022.
- Il podio alla Finale Progetto Sport – Criterium Italiani 2023/2024.
- La vittoria in Coppa delle Regioni 2024 con la squadra lombarda, livello F.”
Che cosa ti ha spinto ad iniziare un percorso di mental coaching in età così giovane?
“Le difficoltà incontrate con FS Cascada e le ansie nei campi prova mi hanno portata, su consiglio della mia istruttrice Claudia Ambiveri, a intraprendere un percorso di mental coaching con Monica Domeniconi. Grazie a questo percorso, sono riuscita a gestire meglio le mie emozioni e a superare gli ostacoli mentali.”
Come affronti mentalmente una gara che non è andata come avresti voluto?
“In passato, mi arrabbiavo e rimanevo delusa dai risultati. Oggi, invece, analizzo gli errori, rifletto su come avrei potuto evitarli e lavoro per migliorarmi.”
Quale tecnica del mental coaching hai trovato più utile nel tuo percorso?
“Tra le tecniche che ho trovato più utili ci sono sicuramente la respirazione, che mi aiuta a mantenere la calma, e la tecnica della “bolla”, che applico nei momenti di maggiore pressione. Questi strumenti sono diventati indispensabili per affrontare le sfide.”
C’è un messaggio che vorresti dare ai tuoi coetanei riguardo al mental coaching?
“Consiglio fortemente di intraprendere un percorso di mental coaching. È una guida preziosa per superare gli ostacoli e gestire le emozioni negative.”
Quali sono i tuoi punti forti e quali vuoi migliorare?
“Il mio punto forte è sicuramente la tenacia e la costanza. Tuttavia, vorrei migliorare la pazienza, che in alcune occasioni è mancata.”
Descrivi le caratteristiche del tuo pony e del tuo cavallo.
“Non dimenticherò mai i miei primi pony: Sjordy per il salto, Uncognito per entrambe le discipline e FS Cascada, la mia ‘nave scuola’ per il dressage. Attualmente, lavoro con il mio pony Coelenhage’s Handsome King, un sauro di 9 anni, affettuoso e dolce, ma anche testardo e pieno di voglia di lavorare. Il mio cavallo, Gapstar, è un baio scuro di 13 anni, anche lui molto affettuoso e dedito al lavoro. Entrambi provengono dalla stessa proprietaria in Olanda e ora sono riuniti nella scuderia di Claudia Ambiveri e Antonio Sala, Virtus Equi ASD.”
Quali sono i tuoi obiettivi per il 2025?
“L’obiettivo per il nuovo anno, condiviso con la mia istruttrice, è qualificarmi per entrare nella squadra nazionale e partecipare agli Europei. Sogno di farcela magari con entrambi, pony e cavallo.”
Usi le tecniche del mental coaching anche in altri settori della tua vita?
“Sì, soprattutto a scuola. Mi aiutano a gestire meglio situazioni di stress.”
Che influenza ha avuto il mental coaching sulla tua autostima?
“Il mental coaching ha avuto un impatto enorme sulla mia autostima: all’inizio era a 4 su una scala da 1 a 10, ora è arrivata a 8 grazie al supporto di Monica.”
C’è una frase che usi in gara per motivarti?
“Quando sono in gara, mi ripeto: ‘Il pony è super, gli esercizi li so fare bene, sono preparata. Monta come sai montare, qui e ora.’ Questa frase, che mi ricorda sempre la mia istruttrice Claudia Ambiveri, mi aiuta a focalizzarmi sul presente.”
Vorresti ringraziare qualcuno in particolare?
“Vorrei ringraziare Monica Domeniconi per il supporto, Claudia Ambiveri per la passione e la pazienza, e soprattutto i miei genitori, che dedicano tanto tempo alla mia passione e mi sostengono in ogni passo del mio percorso.”
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