Gina
Tutti sappiamo cosa è accaduto a San Giovanni in Marignano durante il fine settimana.
Un concorrente italiano, iscritto al concorso internazionale di salto ostacoli avrebbe (usiamo il condizionale perchè i fatti sono all’ esame degli inquirenti), dopo un litigio con la fidanzata, ignobilmente ridotto in fin di vita una Jack Russel di nome Gina come ritorsione.
Mi voglio unire con decisione a quanto scritto dal collega Gaetano Manti di Cavalli & Cavalieri: bisogna che la Federazione prenda misure più decise a riguardo del doping umano, servono più controlli ma soprattutto controlli veri sia in concorso che in scuderia. L’ equitazione è uno sport e dovrebbe essere uno sport nobile praticato con rispetto verso gli avversari e gli animali non un raduno al quale partecipano persone mentalmente instabili, spregevoli bruti e vigliacchi capaci di simili atti verso creature dolci ed innocenti che dall’ uomo si aspetterebbero solo carezze, amicizia e comprensione.
Chi fa uso di droghe o abusa di alcolici deve essere allontanato dai campi gara, ne va della serietà dello sport e della sicurezza di persone ed animali, lo pretendiamo con forza!
Per quel che riguarda l’ autore di questa atrocità personalmente non lo conosco…per fortuna… e non avendo molta fiducia ne’ nella giustizia di questo paese ne’ in quella sportiva invito tutti coloro che possono a rendere la vita difficile a questa miserabile carogna. La società civile ci impedisce di chiuderlo in un sacco, di prenderlo a forconate e poi dargli fuoco senza pietà come lui ha fatto con Gina ma non certo di farlo soffocare nella solitudine ed affogare nella sua immonda malvagità.