Berna: Il diario di Arianna

Arianna Petroncini a Berna in allenamento.

EUROPEI 2012 BERNA di Arianna Petroncini

E’ lunedì 16 luglio 2012, si sono conclusi a Berna, nel Centro Federale svizzero, i Campionati Europei dressage Junior e Young Rider, eppure stamattina mi sono svegliata nel mio letto e mi sentivo ancora lì. Forse perché in quel posto ho lasciato qualcosa, forse perché da quel posto ho portato via qualcosa,o forse perché è come se non me ne fossi mai andata.

Un Campionato d’Europa è qualcosa di davvero grande e davvero importante: si è lì per competere per sé stessi e per la propria nazione, si porta il lavoro, nostro e del proprio cavallo, maturato in una lunga stagione agonistica. Oltre a gareggiare si va lì anche per imparare: guardando le gare di nazioni quali Germania, Danimarca e Olanda ci si rende conto che la strada è ancora lunga, che non si è mai arrivati e che bisogna continuare a lavorare sodo. Ma non solo: si è lì anche per vivere un’esperienza indimenticabile, che rimarrà per sempre indelebile nei nostri ricordi. Chiedete a chi come me ha fatto i Campionati Europei di raccontargli anche solo qualcosa, vi racconterebbero ogni singola giornata in ogni singolo particolare, perché quei momenti sono tutti davvero speciali e non riesci a dimenticarli, momenti bellissimi e anche momenti tristi, ma tutti momenti che non scorderai mai.

Alla festa di inaugurazione con Stefano Mantica, "Polpetta",Arianna Petroncini, Claudia Prijs Vitale e Camilla Mauro.

Un Campionato d’Europa Junior e Young Rider è una grande competizione internazionale dove ci sono tantissimi ragazzi,che come te, hanno lavorato sodo e faticato per arrivare lì e vogliono mostrare a tutti quanto sono bravi. Per quanto si sia in tanti giovani lì,ognuno nella sua individualità vuole mostrare di contare qualcosa, di contare più degli altri, di essere qualcuno. Parlando di cavalli… beh lì ci si confronta con i top cavalli di tutte le nazioni europee, mica ciuffoli!

Questo Campionato Europeo non era il primo per me, infatti nel 2010 ho partecipato come Junior al Campionato Europeo di Kronberg, però è come se fosse stato il primo, perché agli europei è come se ci si andasse sempre per la prima volta! Non ci si abitua,né ci si fa il callo! =)

 

Quest’anno a partecipare siamo state tra ragazze:

IO come Young Rider con Royal Angelo 0004

CAMILLA MAURO come Junior con Santo Stefano Francis

CHIARA PRIJS VITALE come Junior con Hot Chocolate

Arianna Petroncini - "Il momento prima della gara, quell'attimo prima del grande passo...in cui tutti ti sono così vicini e allo stesso tempo così lontani, perchè stai per affrontare il campo sola con il tuo cavallo...♥"

Siamo state mandate tutte come individuali e se devo ammettere, mi è un po’ mancata la presenza di una squadra. La squadra, sia Junior che Young Rider,come ho potuto sperimentare negli Europei di Kronberg, è davvero importante quando si è lì, ci si sente davvero uniti e ci si supporta a vicenda. E’ un punto di riferimento. Però, vabbè ce la siamo cavata alla grande anche come individuali. Noi tre ragazze non avevamo mai avuto modo di conoscerci prima, perciò all’inizio siamo state un attimo intimidite da questo fatto, ma rotto il ghiaccio, siamo andate alla grande, abbiamo legato tantissimo!

Riguardo allo svolgimento degli eventi durante il Campionato…

Angelo e Francis sono arrivati la mattina del lunedì, mentre Hot è arrivata domenica visto il lungo viaggio dall’Olanda. Dopo averli passeggiati un po’ alla mattina, al pomeriggio abbiamo montato un po’ nel warm up arena. La cosa pazzesca è il tempo e la temperatura svizzera: mentre in Italia ci sono 35° là ce ne sono 20-24°, temperatura fantastica; riguardo al tempo,beh sempre sole con nuvole che viaggiano a gran velocità nel cielo!!

Martedì alle 11 c’è stato il vet check e alla sera alle 18 c’è stata la sfilata delle nazioni. Ad ogni nazione era stato dato un cartello indicante il nome della nazione con legati dei palloncini che formavano la bandiera. Al momento finale della sfilata, ogni nazione ha lasciato volare i palloncini, che si sono tutti alzati nel cielo formando una grossa e bellissima nuvola colorata…davvero un bel momento.

Secondo il sorteggio dei partenti Chiara partiva mercoledì con la prima metà degli Junior, Camilla giovedì con la seconda parte degli Junior e io giovedì con la seconda parte degli Young Rider.

Io dopo aver visto l’ordine di partenza, sono diventata viola: entravo per ultima dopo i “mostri scari”. Partivo dopo i migliori Young Rider: dopo Cathrine Dufour ( con Atterupgaards Cassidy), Sanneke Rothenberger ( con Wolke Sieben), Aspnäs Elin (con Donna Romma), Angela Krooswijk (con Flash)! Terrore! Mi avrebbero mangiata viva!

Arianna Petroncini e Royal Angelo in azione nel rettangolo di Berna.

Nella serata del mercoledì si è tenuta la serata dei cavalieri: con un pullman siamo stati portati sul Lago di Thun dove ci siamo imbarcati su un bellissimo barcone che ci ha portato lungo le bellissime rive di questo lago. La serata è stata molto divertente, abbiamo ballato, mangiato e fatto tante foto!

Ma il giovedì era ormai alle porte…infatti l’indomani…

… appena entrata in campo prova, mi son guardata intorno e mi son detta “ ma che ci sto a fare qui”! =) La mia gara di giovedì non è stata perfetta, ho sbagliato alcune cose e tutto poteva esser meglio, però sono contenta del risultato! Ho chiuso l’alt finale e ho sentito un grosso applauso, uscendo dal campo ho visto tutti che mi sorridevano e mi dicevano “brava”…è stato bellissimo. Non sapevo il punteggio, perché i tabelloni erano rivolti al pubblico. Stefano  (il mio istruttore ) mi ha detto di girarmi, ho guardato la percentuale e non ci credevo! 65,3% Incredibile!

Questo risultato è stato davvero un bel traguardo, soprattutto per una gara non perfetta!

Arianna Petroncini soddisfatat sorride per il 65% ottenuto.

Essendomi classificata nella prima metà della classifica, la mia seconda prova era sabato.

Sabato, nonostante il bel campo prova, in cui ho avuto davvero bellissime sensazioni, in gara non son riuscita a rimanere lucida e fredda, ho perso la concentrazione e ho fatto parecchi errori. L’emozione ha fatto filotto! Mi spiace, avrei davvero voluto fare una buona gara. Mannaggia!

Però come dice il mio istruttore “ è dagli errori e dalle sconfitte che si può imparare”, perciò ci si tira su le maniche e si continua a lavorare.

Io come sempre colgo l’occasione per ringraziare davvero tanto tutte le persone che mi hanno supportato e mi hanno permesso di arrivare a questo Campionato d’Europa,in particolare: mia mamma e mio papà, il mio veterinario e maniscalco, ma soprattutto Stefano Mantica (il mio istruttore)!

Concludo dicendo: un Campionato d’Europa non è solo un braccialetto che ti rimane al polso per qualche settimana,né qualche maglietta azzurra dell’Italia, che si scolorisce dopo un po’ di lavaggi… è molto, molto di più!=)

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