Waiting for the Europeans: a tu per tu con Matteo Borghesi.
In vista degli Europei giovanili di dressage, abbiamo voluto chiedere ai nostri giovani talenti convocati per questa prestigiosa competizione di raccontarsi con una breve intervista. Matteo Borghesi, unica quota maschile della squadra Children, ci ha raccontato le sue emozioni, le sue aspettative e come si sta preparando per rappresentare l’Italia in questo importante evento. Scopriamo insieme le sue risposte e conosciamo meglio questo giovane atleta che si appresta a portare il suo cavallo e la sua passione sul palcoscenico europeo.
- Come ti senti ad essere stato convocato per gli Europei giovanili di dressage? Mi sento onorato e lusingato di partecipare ai Campionati Europei.
- Come si chiama il cavallo che porterai agli Europei giovanili di dressage e qual è un particolare che lo rende unico secondo te? Gareggerò con Quattromani. Ciò che lo rende unico, secondo me, è la sua bellezza e la sua disponibilità alle mie richieste.
- Come ti stai preparando per questa competizione? Sto cercando di mettere a punto ogni minimo dettaglio insieme al mio istruttore Italo Cirocchi.
- Qual è il tuo obiettivo principale per questi Europei? Il mio obiettivo principale è cercare di arrivare in finale.
- Hai un amuleto portafortuna o una routine particolare prima di entrare in gara? Cerco di concentrarmi. Non ho amuleti portafortuna o riti pre-gara particolari.
- Chi è il tuo modello nel dressage e perché? Il mio modello di ispirazione fin da subito è stato Patrik Kittel, perché è una persona umile e dà tutto per raggiungere i suoi obiettivi.
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