Waiting for the Europeans: A tu per tu con Mariavittoria Magni.

In vista degli Europei giovanili di dressage, abbiamo voluto chiedere ai nostri giovani talenti convocati per questa prestigiosa competizione di raccontarsi con una breve intervista. Mariavittoria Magni, una delle convocate della squadra Young Rider, ci ha raccontato le sue emozioni, le sue aspettative e come si sta preparando per rappresentare l’Italia in questo importante evento. Scopriamo insieme le sue risposte e conosciamo meglio questa giovane atleta che si appresta a portare il suo cavallo e la sua passione sul palcoscenico europeo.

  1. Come ti senti ad essere stato convocato per gli Europei giovanili di dressage? sono felicissima e orgogliosa di essere stata convocata anche quest’anno per i campionati europei. essendo il mio primo anno a gareggiare nella categoria young riders non è stato facile, quindi sono molto grata di essere riuscita a qualificarmi grazie all’aiuto fondamentale del mio istruttore Riccardo Collecchia, e alla capo equipe Laura Conz che ha scelto di darmi fiducia.
  2. Come si chiama il cavallo che porterai agli Europei giovanili di dressage e qual è un particolare che lo rende unico secondo te? la mia cavalla si chiama Erienagonda e mi ha accompagnata dalla categoria Junior negli scorsi anni fino a questo punto. ha un carattere molto particolare e sicuramente non facile, ma è unica nel suo genere. il nostro binomio è cresciuto molto in questi tre anni e mi sta insegnando tantissimo sia a livello tecnico che mentale.
  3. Come ti stai preparando per questa competizione? io e il mio istruttore ci stiamo impegnando molto nella preparazione per la gara. credo però che sia importante il benessere del cavallo, quindi stiamo bilanciando bene il lavoro nel corso dei giorni che precedono la gara, anche perché le temperature sono alte e vorrei portare la mia cavalla in Austria in perfette condizioni.
  4. Qual è il tuo obiettivo principale per questi Europei? il mio obiettivo per questi europei è cercare di dare il meglio e di arrivare preparata. come ho già detto, è il mio primo anno a gareggiare in questa categoria e ci sono aspetti da migliorare, ma spero di riuscire a dimostrare con una performance positiva la crescita del nostro binomio.
  5. Hai un amuleto portafortuna o una routine particolare prima di entrare in gara?non credo di avere un vero e proprio amuleto porta fortuna, ma mi piace mantenere la stessa routine di tutti i concorsi. sicuramente la pressione è maggiore rispetto alle altre gare, ma cercherò di mantenere la mente lucida e focalizzarmi sul presentare la gara nel miglior modo possibile.
  6. Chi è il tuo modello nel dressage e perché?il mio modello è sicuramente il mio istruttore, che stimo moltissimo e che mi accompagna ormai da quasi dieci anni. se penso ai “grandi” del dressage di oggi aspiro moltissimo anche all’atleta danese Cathrine Dufour, che seguo sempre e che mi ispira moltissimo nel lavoro di tutti i giorni, ma soprattutto nelle mie fantasie per il futuro.

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