Pegaso d’oro a Sara Morganti

Un importante riconoscimento sportivo è stato conferito ieri, lunedì 10 febbraio, a Sara Morganti, azzurra della nazionale italiana paralimpica e vincitrice dei tre medaglie di bronzo ai campionati Europei, due dei quali conquistati nel 2013 a Herning.

Sara Morganti (photo © tuttoDRESSAGE).

E’ lei, infatti, la sportiva toscana dell’anno per il 2014. Il “Pegaso d’oro”, quello ottenuto dall’azzurra di Castelnuovo di Garfagnana (Lu), è il più importante riconoscimento sportivo che la Regione Toscana assegna ogni anno all’atleta che si sia particolarmente distinto per meriti sportivi. E di medaglie nella sua bacheca Sara Morganti ne sfoggia davvero tante. Oltre ai tre prestigiosi bronzi continentali, (due a Herning-Danimarca e 1 a Kristiansand-Norvegia), Sara ha all’attivo ben 7 medaglie d’oro ai Campionati Italiani e le ottime prestazioni ai World Equestrian Games del Ketucky (2010) e alle ultime paralimpiadi di Londra (2012) e una serie interminabile di successi internazionali.

La scelta della giuria è andata proprio su di lei, che era già riuscita a passare tutte le precedenti selezioni. Insieme a Sara Morganti, che ha ricevuto il premio dalle mani di Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana, in lizza per il prestigioso premio c’erano anche il pugile fiorentino Fabio Turchi e la squadra femminile del Circolo del tennis di Prato.

“Non ci credo ancora – ha dichiarato l’atleta paralimpica – ieri durante la cerimonia di premiazione mi sono emozionata tantissimo, perché è stata davvero riconosciuta l’essenza dello sport, che deriva dal modo di viverlo e dal lavoro che c’è dietro per l’ottenimento dei risultati agonistici. Questo premio – ha aggiunto Sara – ha per me un significato enorme, perchè quando mi sono ammalata la cosa che mi ha fatto più male è stata il pensiero di non poter più praticare sport, ma quando ho scoperto le discipline paralimpiche, davanti a me si è aperto un nuovo orizzonte. Da quel momento – ha concluso l’azzurra – la mia priorità è far sapere che è possibile, non solo praticare l’attività sportiva, ma raggiungere un sogno come può essere una partecipazione olimpica”.

fonte: FISE

di Enrico Perez

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