Kostolany e Bonfire …grazie!
Destino comune per due leggende del dressage per le quali ieri si è dovuto ricorrere all’ eutanasia.
Lo stallone Kostolany, figlio di Caruso, padre di Gribaldi e nonno di Totilas aveva 28 anni, Bonfire il baio che ha lanciato nella leggenda Anky van Grunsven ne aveva 30. Hanno avuto entrambi una vita straordinaria, diversa.
Kostolany una leggenda dei Trakehner, a livello sportivo era stato vincente fino in Prix St George, preparato a livello Grand Prix ma diventato famoso per la sua discendenza sia nel dressage che nel salto ostacoli con dieci stalloni approvati tra cui Gribaldi ma anche Tolstoi, Silvermoon, Elfado e più recentemente Saint Cyr e figlie del calibro di Carara, Kandra, Chamonix, Herziani, Vis-a-vis e Kassiopeia e tanti altri. Il bel morello era dotato di un temperamento e carattere meraviglioso.
Bonfire (da Welt As x Warine x Praefectus xx) è stato allevato da Karl Bernd Westerholt in Germania e fu Wim van Grunsven, padre di Anky, a scoprirne il talento quando il bell’ oldenburghese aveva appena due anni e mezzo. E’ il cavallo che ha lanciato e consacrato la carriera della stella olandese con l’ oro olimpico individuale di Sydney nel 2000, ed ancora prima nel 1992 (argento a squadre), nel 1996 (argento a squadre ed individuale), ai WEG nel 1994 oro nella kur ed argento a squadre e nel 1998 doppio argento (individuale ed a squadre) e poi ancora quattro vittorie in Coppa del Mondo nelle edizioni del 1995, 1996, 1999 e 2000. Pioggia di medaglie per loro anche agli Europei con nel 1997 un doppio argento (individuale e squadre) e nel 1999 oro individuale ed argento a squadre. L’ ultima gara ad Hertogenbosh nel 2002. Una bella vecchiaia al prato fino a quando la Sindrome di Cushing lo ha colpito recentemente acutizzandosi con una laminite. “Il mio cuore è a pezzi” ha commentato Anky van Grunsven con un tweet sul web.
Se ne sono andate due stelle di prima grandezza che hanno scritto la storia del dressage ed infiammato di passione i nostri cuori.
