Le reazioni!
Per dovere di cronaca pubblichiamo il post di Enzo Truppa pubblicato su Facebook dopo il nostro articolo intitolato “Ma stiamo scherzando”, è seguito da una precisazione di Michele Betti e da un post di Silvia Rizzo e per chiudere una email che ci ha inviato l’ Avvocato Cesare Proto con preghiera di pubblicazione.
Non voglio alimentare polemiche infeconde come commenta il Dott. Enzo Truppa ma al contrario mantenere una linea di trasparenza ed imparzialità che purtroppo è mancate in questi anni, il mio fine è solo quello di rimuovere quelle situazioni omertose che si sono venute a creare nell’ ambiente e cercare tutti insieme di ristabilire una situazione di giustizia e rispetto di tutti e per tutti affinché si possa davvero creare il terreno favorevole per fare del sano sport, far crescere le giovani leve e poter contare sulle stelle emergenti o già splendenti di questa disciplina.
Trasparenza, giustizia ed opportunità per tutti faranno unitamente ad un auspicabile miglioramento tecnico crescere il nostro sport, miglioreranno l’ immagine che di noi si ha all’ estero e la conseguente credibilità, renderanno i nostri rettangoli palco che esalterà le gesta sportive dei nostri binomi e premieranno i loro sforzi senza paure di giochini, sotterfugi, accordi, favoritismi e quant’ altro.
Gli juniores e young riders hanno tutta la ns comprensione e affetto e quando possibile anche supporto tecnico, ma anche loro sanno che non si mandano le squadre da tre…
Abbiamo bosogno di far crescere il dressage italiano tutti insieme e non impegolarci in polemiche infeconde… Vero sig Marco Racca?
Enzo Truppa“.
nei 20 anni in cui sono stato tecnico selezionatore di squadre j, yr e senior ho sempre cercato di portare squadre complete di 4/6 cavalieri sia x avere la squadra sicura e sia x permettere a più cavalieri possibili di fare le giuste esperienze nel panorama internazionale.
E’ anche vero però , e nessuno mi può smentire , che nei MIEI programmi di selezione erano molto chiari e che questa possibilità veniva concessa a tutti, sia x tempo che x gare.
Una decisione che vada CONTRO a delle regole scritte e GIÀ’ applicate , fa perdere di credibilità chi ha definito le regole. Ero molto contento all’inizio dell’anno x un programma che sembrava chiaro, semplice ed estremamente pragmatico.
NON È’ GIUSTO non averlo applicato x tutti ed il cambio delle regole all’ultimo momento NON da a tutti i cavalieri la stessa possibilità .
È giusto portarne 4 MA SOLO SE SI RISPETTANO LE REGOLE.
WEG 2010 :qualificazione richiesta 66% , raggiungo il 65,80% e mi viene spiegato che non possono ignorare le regole, quindi rimango A CASA.
CH EU 2011 : Ero terza nella nostra ranking list con le stesse qualifiche degli altri ma hanno deciso che era meglio mandare una squadra di tre invece che di quattro binomi, mi hanno saltata e….sono rimasta A CASA;
CH EU 2013 : prendo nota delle regole… 66% x 3 volte altrimenti niente Campionati, opto di non inseguire le qualifiche magari partecipando a qualche gara più facile e preferisco fare esperienza scegliendo concorsi molto importanti per migliorarmi… ORA questi decidono di NON RISPETTARE LE REGOLE e di mandare chi vogliono anche se senza le qualifiche….e quindi SORPRESA!!!! RIMANGO A CASA!!!
Buona fortuna…Ne avrete bisogno!
“Caro Enzo,
Come dicevano i latini “excusatio non petita,accusatio manifesta” credo che il significato della frase sia comprensibile anche a chi il latino non lo conosce.
Sento il dovere di intervenire in merito a quanto stato pubblicato in questi giorni ed in particolare in favore di quanto espresso da Marco Racca sul sito tuttodressage.
Scrivo anche per dar voce a tutti coloro,e sono tanti,credimi,tra cavalieri,genitori e chi al seguito che pur non avendo raggiunto il tanto sospirato 66, ci hanno creduto fino all’ultimo, hanno lavorato bene, mancando magari di poco l’obiettivo .
Si sono visti presi in giro da regolamenti all’apparenza rigidi rivelatisi poi per l’occasione “facilmente” raggirabili.
Non intendo minimamente discutere le qualità delle atlete selezionate(ci mancherebbe).
Tuttavia se esistono delle regole ,queste devono valere per tutti senza eccezioni.
Per troppi anni la FISE o chi per essa ha gestito le cose in maniera scorretta per fini e/o interessi personali.
É ora di dire basta!
Anche in politica si respira un’aria nuova, di trasparenza e di regole che devono essere uguali e rispettate da tutti.
È giusto che le aspirazioni e i meriti degli atleti siano onorati.
Proprio nello sport, ed in questo in particolare, vi è la necessità dell’ennesima trasparenza, con norme preventivamente note,che valgano per tutti, per tutte le categorie, per tutte le età, e senza possibilità di interpretazioni di comodo o cambiamenti dell’ultimo minuto che hanno il sapore di “inciucio” .
Sicuramente non è una bella immagine per l’Italia quella che risulta descritta dall’articolo pubblicato su eurodressage il 7 luglio U.S che così descrive:” the italian federation has proven once again to be completely erratic in its behaviour and decision making, bending their own rules for senior grand prix team selection…”
Sottolineo ulteriormente che tanti giovani meritevoli (magari con risultati più che buoni) si sono visti negata davanti al naso la possibilità di partecipare ai campionati Europei J/YR , causa regole “ferree”, quando invece un membro é stato aggiunto “sic et simpliciter” alla squadra seniores.
Tutti hanno lo stesso sogno. Tutti sostengono i costi di questo sport e tutti si impegnano ad inseguire i migliori obbiettivi in vari concorsi magari non proprio dietro l’angolo.
Non me ne voglia Ester Soldi a cui va tutto il mio rispetto. Ma altri concorrenti allora avevano comunque raggiunto punteggi che potevano essere valutati in visioni di una possibile partecipazione al campionato Europeo .
Caro Enzo, Prendendo poi visione del tuo comunicato in risposta all’articolo di Marco Racca, una delle poche voci a scrivere di quel che succede nel mondo del dressage italiano, devo inoltre rilevare che non mi pare che Michele Betti abbia condiviso appieno la tua opinione e le decisioni del tecnico FISE Laura Conz; lo stesso precisa infatti di aver sempre operato nel rispetto delle regole imposte per la selezione degli atleti e che la squadra va formata nel rispetto di queste, ciò che invece è stato violato ora!!
Ritengo inoltre che non sia stato commesso un abuso in danno solo di altri cavalieri seniores, ma tale atteggiamento e’ ancor più deplorevole nei confronti di juniores e young riders , totalmente esclusi dalla possibilità di partecipare alla bellissima esperienza di un campionato europeo nell’ambito di una squadra.
Mi auguro che ciò in futuro non accada più, e personalmente mi impegno, da amante e sostenitore di questo sport a sottolineare ogni scorrettezza e ogni comportamento che si riveli stigmatizzabile, che da troppo tempo stanno caratterizzando questa disciplina.
Da Buon italiano, comunque, auspico alla squadra i migliori risultati per l’appuntamento dei campionati europei in Danimarca, conoscendo personalmente il valore delle atlete!!!!!
Con immutata stima,
Cesare Proto“.