Ha perso lo sport ma non piangiamoci addosso!

La FISE ha rispettato le regole ma qualcosa non ha funzionato e così a Compiegne niente squadre YR e Junior, ci andrà solo Camilla Mauro come Junior Individuale… se troverà il supporto economico!

Niente squadre italiane a Compiegne per gli europei, l' arena francese rimane un miraggio...

Ieri sera è scoppiata la bomba, mamme infuriate, ragazze in lacrime, padri che se potessero farebbero prendere alle loro figlie la nazionalità delle Isole Samoa per gareggiare sotto un altra bandiera e che giurano basta con l’ Italia…ho voluto dormirci sopra per riflettere, per capire, per trovare le parole giuste che non offendano nessuno, per cercare di essere di conforto a chi ci ha creduto e non ha raggiunto l’ obiettivo ed allo stesso tempo non essere inutilmente aggressivo o polemico verso chi le regole le fa e non per un qualche senso di soggezione ma semplicemente per rispetto verso tutti.

Mi permetto dunque in qualità di editore di tuttoDRESSAGE di fare insieme a Voi qualche considerazione:

1 – A prima vista non sembra fare una gran differenza ma in realtà la nuova formula di qualificazione FISE costringe di fatto a gareggiare di più all’ estero, infatti se prima in un concorso non prendevi la qualifica nel team test avevi la possibilità di non buttare via la trasferta e riprovarci il giorno dopo nell’ individual, quindi in linea di massima in due concorsi avevi quattro possibilità di prendere punti qualificanti.
Con la nuova formula in tre concorsi si hanno tre possibilità quindi, a parità di opportunità, i ragazzi sono costretti a fare il doppio di trasferte all’ estero; di fatto quindi nulla si è creato da parte della Federazione per migliorare il livello qualitativo dei nostri giovani dressagisti, si è solo raddoppiato l’onere finanziario a carico delle loro famiglie…una bella scoperta in un momento del genere!

2 – Equiparare la difficoltà di qualificazione delle categorie Pony, Juniores e YR a quelle dei Senior, se di primo acchito può sembrare un atto democratico, in realtà non lo è per il semplice motivo che nei Senior competono sostanzialmente professionisti, atleti che si allenano e lavorano solo in funzione delle competizioni aggiungendo eventualmente a lato preparazione e vendita cavalli e una scuola di atleti nelle categorie giovani o senior mentre i ragazzi hanno degli obblighi scolastici da rispettare.

3 – Qualcuno ci dovrebbe spiegare perchè i nostri ragazzi faticano di più ad ottenere i punteggi qualificanti quando gareggiano negli internazionali di casa mentre riescono più facilmente a farlo nelle trasferte all’ estero, davvero non c’è polemica nelle mie parole ma solo un grande punto di domanda, sentono forse emotivamente di più le gare nostrane? Non lo so davvero non capisco…ma che sindrome è?

Concludo dicendo che a mio personale giudizio questa formula non ha funzionato, oggettivamente non ha funzionato perchè si sono spesi più soldi, sempre solo le famiglie ovviamente, e non si è raggiunto il risultato. Rimane a casa una delle migliori squadre YR che il nostro paese, nella sua realtà che non è quella tedesca od olandese, è riuscita a creare negli ultimi anni.
Una potenziale squadra fatta di individui e dalle loro famiglie con i loro immani sacrifici dove per me non sono stati lo zero virgola qualcosa accarezzato ma non raggiunto in qualche gara a mancare ma bensì un concreto supporto della Federazione a cercare di elevare il livello qualitativo individuale ed una volta individuati i migliori potenziali creare quel collante tra gli atleti che li rende ancora più forti come squadra.

In un mio recente articolo ho cercato di appoggiare i nostri ragazzi ed ho cercato di esortare la Federazione a non essere così rigida, in fondo si è provata una strada nuova e non c’è niente di male a correggere il tiro considerato che il Consiglio Federale poteva in extremis fare qualcosa. Non ho la bacchetta magica e non è nemmeno il mio lavoro risolvere queste problematiche ma serenamente credo che abbiamo in Laura Conz un ottimo coordinatore tecnico con la giusta preparazione ed esperienza, credo che la Federazione rinnovata nel suo Consiglio abbia una grande voglia di fare bene e le giuste professionalità all’ interno e sono convinto che abbiamo anche un ahimè piccolo ma buon vivaio di giovani con talento eppure… il risultato è stato fondamentalmente una sconfitta per il nostro sport.

Non voglio concludere con una afffermazione negativa questo mio editoriale, il mio invito è quello di rimanere sereni, davvero lo dico con il cuore in mano e  ribadisco che le mie parole NON sono  un attacco personale verso nessuno anzi …ma io sono profondamente innamorato di questa disciplina e quello che dico lo dico perchè Vorrei che tutti ci adoperassimo per il bene del dressage italiano e per la crescita di questa meravigliosa disciplina.

Buon lavoro!

 

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