Wolfram Wittig: l’ esperto a 360 gradi

Impegnato in questi giorni a Londra dove segue come allenatore Victoria Max-Theurer, ho recentemente incontrato un’ autentica colonna del dressage: Wolfram Wittig.

Wittig ha una caratteristica, che è un vantaggio quasi unico, di conoscere il dressage ed i cavalli da dressage con una visione praticamente completa a 360 gradi, è un cavaliere internazionale di talento, allenatore ed allevatore, con Wolfram ho pranzato ed avuto occasione di fare questa bella chiacchierata durante uno stage da Vincenzo Truppa.

Wolfram Wittig (photo courtesy: CDI Achleiten).

– Wolfram parliamo di te: cavaliere, allevatore, allenatore…fai proprio tutto?

“Normalmente questo è quello che fa un esperto, non puoi essere un esperto se sei concentrato solo su un lato di questo settore, è come deve essere, se sei un allenatore devi avere conoscenze sull’ allevamento e sul montare a cavallo perchè la scelta di buoni cavalli è importante, se non selezioni il giusto cavallo non avrai successo, anche se alleni il cavaliere sbagliato non avrai successo e se non puoi migliorare un cavaliere non si fidedranno di te”.

-Relativamente alla tua attività da trainer per molti anni hai seguito Isabell Werth, ora lavori con Victoria Max-Theurer, dicci qualcosa delle tue esperienze ed aspettative?

” Le mie aspettative? E’ facile, mi piace avere successo! Conosco le regole di essere un trainer. Se non hai successo sei fuori, queste sono le regole del mercato, le devi accettare e mi piacciono. Non è questione di firmare un contratto, se stai facendo bene tutto fila liscio altrimenti finisce.”

-Victoria sta facendo molto bene, ha vinto diversi Grand Prix quest’ anno, come pensi che proseguirà?

Wolfram Wittig a sinistra con Victoria Max-Theurer su Augustin a Londra (photo courtesy: OEPS - Österreichischer Pferdesportverband / © Michael Rzepa).

“Già alle Olimpiadi di Hong Kong mi fu chiesto da Hans Max di seguire Victoria ma a quei tempi gli dissi di no perchè non era possibile per me, poi ho parlato con Isabell perchè avevo bisogno di una pausa. La pausa è stata benefica per me, ho lavorato con mia moglie Brigitte che ha avuto la sua migliore stagione agonistica di sempre, una pausa davvero necessaria.
Quando ho assunto la posizione di allenatore di Victoria ci siamo subito concentrati sulle Olimpiadi ed abbiamo subito risolto alcuni problemi all’ inizio dell’ anno quindi ha migliorato in progressione.

Cerco sempre qualcosa da migliorare, se la risposta del lavoro è giusta cavaliere e cavallo devono essere in grado di ripetere correttamente l’azione altrimenti si correge e si ripete.”

– Come vedi la squadra tedesca a Londra?

” La squadra tedesca è in un’ ottima posizione per ottenere una medaglia a Londra, che poi sia di bronzo, d’argento o d’oro si vedrà.”

– Ritieni che ci siano stati dei cambiamenti importanti nell’ allevamento e nell’ allenamento negli ultimi anni?

Wolfram Wittig al concorso internazionale di Achleiten'in sella a Bertoli W (photo courtesy: CDI Achleiten).

” Si l’ allevamento ha fatto grandi passi avanti, è incredibile la qualità che oggi hanno i cavalli, sono davvero impressionato, questo facilità molto la vita di chi va a cavallo, d’ altro canto la metodologia di allenamento non riesce ad andare a pari passo con questo programma di allevamento praticamente perfetto perchè nell’ allevamento guardiamo avanti mentre gli allenatori tendono a guardare al passato… fino a Xenofonte, ma quei cavalli erano allenati per attaccare e colpire in battaglia, onestamente non è il mio modo di allenare per me si tratta più di ballare che andare in battaglia. Non guardo mai indietro, la ruota è stata inventata molti secoli fa ed è molto cambiata da allora, io guardo allo sviluppo…non mi volto a guardare il passato.”

– Senza dare ricette segrete cosa pensi si possa fare per allineare il livello attuale di allenamento  con  l’allevamento?

“Si devono accettare alcune regole sportive, allenare i muscoli, i legamenti ed i tendini del cavallo così come…la mente dei cavalieri che devono imparare che non sono sempre vincitori ma che a volte DEVONO essere vincitori.”

 

 

 

 

 

 

 

 

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