Il Parco Olimpico in allarme per due casi di una malattia mortale.

Due casi di Morva (Glanders Disease) hanno colpito nel mese di Aprile due cavalli precedentemente ospitati presso il Deodoro Equestrian Center che ospiterà le Olimpiadi di Rio 2016.

Deodoro Olympic Equestrian Center.

Questa settimana è in programma presso la struttura del Parco Olimpico un internazionale di completo per testare le strutture e la macchina organizzativa, saranno presenti rappresentanze di sedici federazioni equestri per un Programma di Osservazione ed ovviamente la questione è passata in cima all’ agenda.

Il governo brasiliano  e le autorità sanitarie stanno compiendo approfonditi test e controllando tutti i 584 cavalli della scuola militare di addestramento a cavallo che risiedevano nella struttura. I due cavalli malati sono stati sottoposti ad eutanasia.

Il Deodoro Olympic Park, che ospiterà le prove di dressage, salto ostacoli e completo è stato costruito nel 2007  in occasione dei Giochi Panamericani e poi è passato all’ esercito per alloggiare i suoi cavalli. A quanto riporta il New Zealand Herald il sito è sottoposta a quarantena dal mese di febbraio e questo significherebbe che non ci sono rischi per i cavalli.

La morva è una malattia infettiva degli equini, dovuta a un microrganismo specifico, Pseudomonas mallei. Fonti di infezione sono urine, feci, secrezioni mucose e lesioni aperte di animali malati; il contagio avviene attraverso soluzioni di continuo della cute o della mucosa, ma è possibile anche per via inalatoria o digestiva. La sintomatologia, a decorso acuto o cronico, è caratterizzata dalla formazione di lesioni nodulari negli organi interni e da papule o nodi ulcerativi della pelle, del sottocutaneo e delle mucose delle vie respiratorie e dalle conseguenti, tipiche cicatrici stellari; possono coesistere febbre, cachessia, disturbi a carico dei vari organi e apparati. L’esito è spesso letale. Nell’asino e nel mulo la m. assume carattere acuto rapidamente mortale, nel cavallo può durare anche parecchi anni. L’infezione morvosa non lascia immunità postuma, quindi l’immunizzazione preventiva non ha carattere pratico. La profilassi è regolamentata da precise disposizioni sanitarie che contemplano, tra l’altro, l’uccisione e la distruzione degli equini infetti.

Nell’uomo la morva è rara, e si presenta quasi esclusivamente in individui che per ragioni di lavoro abbiano contatti con gli equini. Può avere decorso acuto e cronico; nel primo caso può essere rapidamente mortale; nel secondo, la guarigione è possibile, ma la mortalità è elevatissima.

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