Leonardo Tiozzo: punta in alto e sa’ che sarà dura ma…
Classe 1994 Leonardo Tiozzo è un Young Rider con i piedi per terra e la voglia di sfondare. Passione, tecnica e sacrifici, conosce bene gli ingredienti necessari per avvicinarsi ai suoi idoli: Helgstrand, Gal e Valentina Truppa e… nel cuore il sogno olimpico.
Una delle più belle promesse del dressage italiano: Leonardo Tiozzo, diciannove anni compiuti a fine Maggio, impressiona subito per la sua maturità, oltre che talento ha le idee molto chiare ed è fortemente determinato a lavorare verso gli obiettivi che si prefissa.
Abbiamo recentemente incontrato Leonardo che si è raccontato volentieri ai lettori di tuttoDRESSAGE.
– Leonardo raccontaci come ti sei avvicinato all’equitazione e da dove nasce questa passione?
“Mi sono avvicinato all’equitazione grazie alla mia famiglia; i miei genitori montano entrambi a cavallo, mio padre nel salto ostacoli e mia madre nel dressage e sin da piccolo ho vissuto in questo mondo!
Da bambino non ero molto preso dai cavalli ma poi verso i 5 anni mi è scattata questa grande passione e da lì ho iniziato e non ho più smesso!
Ho scelto il dressage perché sono sempre stato più vicino a mia madre ed è la disciplina che più mi affascina nell’equitazione ma contemporaneamente porto avanti anche un pochettino il salto, anche se non ad alto livello ovviamente, però lo faccio per una sorta di divertimento e completamento generale del cavaliere.
I miei genitori sono fondamentali in quel che faccio: mi sostengono a 360 gradi!”
– Ci vuoi raccontare un po’ del tuo curriculum sportivo?
“La mia carriera è iniziata con i pony, sono arrivato fino agli Europei del 2010 ed è stato il mio primo Europeo, un’esperienza emozionante. Quando ho compiuto 16 anni sono passato in categoria Junior, in cui già avevo montato in precedenza. Da Junior ho fatto qualche internazionale ma non è un periodo che è durato molto, perché col mio istruttore di quel periodo, Piero Sangiorgi , abbiamo deciso di passare direttamente a Young Rider, visto che avevamo preso un cavallo che era più semplice da montare su un grafico Young Rider piuttosto che da Junior.
Young Rider lo sono tuttora e adesso porto avanti a pari sia l’attività da YR che da senior, quindi Grand Prix e Young Rider.
Da Young Rider ho fatto dei buoni internazionali, a Vidauban quasi 68 % e una buona posizione in classifica; a Nizza terzo posto e un’altra ottima percentuale, con in più un premio importante come migliore cavaliere del concorso a me come Young Rider ad Alizée Froment come Senior, quindi è stata una grande emozione e realizzazione.
L’anno scorso c’è stata la medaglia d’oro ai Campionati Italiani Individuali Young Rider e la medaglia d’oro nel campionato tecnico a squadre; anche quella è stata una gran soddisfazione perché in una realtà piccola com’ era il maneggio del Lazio, nel quale eravamo tesserati, siamo riusciti a superare maneggi molto più importanti e storici dal punto di vista agonistico.”
– Qual è il cavaliere che ti ispira di più?
“Fin da piccolo ho sempre ammirato Andrea Helgstrand, che si è classificato terzo nei mondiali di Hagen. Ho sempre amato il suo modo di montare e soprattutto il suo talento nel costruire piaffer e passage in tutti i suoi cavalli. Un’ altro cavaliere che ammiro molto è sicuramente Edward Gal che ci ha ammaliati col suo Totilas e… ovviamente Valentina Truppa per quanto riguarda i cavalieri italiani.”
– Il tuo cavallo ideale?
“Il mio cavallo ideale è un po’ come quello che monto adesso, non molto tranquillo dal punto di vista caratteriale, quindi forte di carattere. Non mi piace dover mettere troppe gambe, quindi mi piacciono i cavalli che hanno uno sprint naturale e sostanzialmente con un buon appoggio in bocca.”
– Parliamo di quelli che sono i prossimi appuntamenti sportivi di questo 2013.
“Terminati gli esami di maturità passerò un periodo in Germania di potenziamento tecnico ed a settembre riprenderò il giro internazionale in Grand Prix e Young rider.”
– Parlavi di passare un periodo in Germania, hai già fatto esperienze di questo tipo?
“Si, ho passato un lungo periodo in Danimarca più di una volta e li è iniziata la mia vera e propria preparazione in dressage, cominciando a montare cavalli giovani e cavalli più preparati; mi è servito molto per imparare la base e soprattutto a costruire un cavallo.
Poi ho montato da Piero Sangiorgi, da Anna Paprocka e quest’estate visto che non avrò più impegni con la scuola sarà più facile passare periodi fuori per migliorarci sempre di più.”
– Che scuola hai frequentato?
“Il Liceo Scientifico, anche se non amo la matematica, la scelta della scuola è stata in base all’orario che mi consentiva di passare più tempo in maneggio, dato che rispetto alle altre scuole ha un pacchetto di ore più morbido.”
– Come ragazzo di 19 anni, ti rimane il tempo per coltivare altre passioni al di là delle amicizie, o solo cavallo?
“Il mio tempo per coltivare altre passioni è ovviamente inferiore a quello di qualunque ragazzo della mia età, però io penso che se si crede davvero in quello che si fa e si ha passione vera per il proprio sport, non sono sacrifici che non si fanno volentieri, infatti molto spesso preferisco passare qualche ora in più in scuderia coi miei cavalli piuttosto che andare al cinema.”
– Qual è il tuo sogno nel cassetto?
“La risposta è ovvia: le Olimpiadi! E’ il sogno di tutti gli atleti ovviamente! Anche se come si sa i Mondiali sono più difficili, ma l’emozione dei cinque cerchi è un emozione che nessun’ altra gara regala.”
– Attualmente ti alleni presso un centro molto bello, parlaci di Progetto Othello…
“Il Progetto Othello è il nuovo centro dove sono con i miei cavalli, una scuderia molto bella in quanto offre ai cavalli i migliori servizi possibili, un campo coperto veramente bello con ottimi fondi e un’ottima gestione dei cavalli che è fondamentale dato che passano in scuderia la maggior parte del loro tempo. Sono qui da molto poco quindi sono ancora in fase di ambientamento, ma tutto questo è molto costruttivo e mi trovo veramente bene sia con Gabriel ( Gabriel Garko n.d.r.) che con Riccardo e con tutti i miei compagni di scuderia che sono molto gentili de appassionati alla disciplina del dressage, cosa molto importante in una scuderia dove ci si allena.”
– Sei giovane ma penso che tu sia il faro del dressage in questo momento…il trascinatore!
“Siamo Camilla Mauro ed io in questa nuova scuderia a praticare dressage agonistico, io monto nella categoria più alta, però grazie a noi si stanno molto avvicinando a questa disciplina che già conoscevano in precedenza , ma non in tutte le sue sfaccettature.”
– Allora ci auguriamo che questa epidemia del dressage sia molto contagiosa!
“Certo! Sicuramente è una scuderia in cui si verrà a creare un buon gruppo.”